giovedì 4 ottobre 2018

Il segreto delle stelle



Ho scritto questa poesia quando ero ancora una bambina sognante, immersa in un piano istintivo e platonico tipico del poeta nascente, nel mio caso della "poetessa" nascente che abitava ed abita in me e che proprio in quel momento cominciava ad emergere.

La notte nasconde una magia percepibile anche e soprattutto dallo sguardo innocente di un bambino, ed è colma di un dualismo misterico di sbalorditiva osservazione ma di complessa interpretazione!
In questi miei versi l'osservazione del cielo notturno assume una nota di suspense, di profonda riflessione ...
Certo che da bimba non avrei mai saputo spiegare in questo modo tali versi, e infondo il bello di una poesia è proprio questo, che può essere spiegata quando ci si sente pronti o quando ci si sente consapevoli di poterla capire davvero mentre la si può scrivere in qualunque momento. Vocaboli suggeriti dall'anima che tacciono e che al contempo loquaci costruiscono una deliziosa coreografia di parole ...





Analisi del testo:

Osservo il cielo / di notte: / stupendo ... - Scrutai il cielo in tutta la sua magnificenza nelle ore notturne e lo trovai spettacolare perché fu come se esso mi volle raccontare una storia dimenticata o celata.

Piccoli punti / di luce: / le stelle ... - Le stelle, per via della loro distanza, si presentano ad occhio nudo come dei piccoli puntini, e nonostante da bimba non possedessi nessuna conoscenza astronomica questa riflessione mi fece viaggiare di immaginazione. Pensai a quanto fosse sbalorditivo l'universo e quanti segreti potesse contenere data la sua, non ancora definita e certa immensità.

Ricamano / la sera: / magnifica ... - Essi sembrano quasi dei ricami nel cielo e difatti quei ricami disegnano le costellazioni e ci forniscono uno schema preciso che ai miei occhi da bambina appariva straordinario e mi domandai se fosse popolato da qualcuno, magari da gente come me ...

Fresco silenzio, / pacifica luna ... - Le profonde riflessioni tuttavia non hanno voci o dialoghi, sono interiori, personali e spesso non hanno nemmeno parole ma solo coscienza silenziosa e fresca come l'atmosfera notturna e la luna che rappresenta infatti la parte intuitiva e femminile ci invita alle pure e profonde riflessioni.

Par che le stelle: / che belle / volessero/ dire qualcosa ... - Grazie a queste mie considerazioni interiori le stelle mi parvero ancora più belle perché fu come se mi stessero svelando un segreto che io immersa in cotanta ammirazione stavo ascoltando e conservando gelosamente!

Cosa misteriosa, / nascosta dai sogni /e poi dal risveglio: dai raggi del sole! - Nessuna certezza tuttavia vi fu in quel segreto, che sembrò quasi essersi confuso con i miei sogni durante il mio riposo notturno ed essere svanito il giorno dopo al mio risveglio e grazie alla luce dei raggi solari. Quest'ultimo rappresenta invece la parte razionale e maschile e ci consente di mettere in relazione la conoscenza interiore con il tutto ed è per questo che molti lo considerano anche il simbolo della perfezione.

E mi sembra tutto / così splendido ... - Questi ultimi versi si commentano da soli non hanno bisogno di interpretazione e vanno intesi per il loro significato letterale! Spiegarli sarebbe una ripetizione perché l'ho già fatto nei versi precedenti.

La morale che si può trarre è quella di provare sempre ad osservare le cose e le situazioni da diverse prospettive non solo per il modo in cui si presentano, perché solo così possiamo trarne la loro vera essenza e magnificenza. Il dualismo luna / parte intuitiva femminile e sole / parte razionale maschile, yin e yang è una cosa che deve coesistere nella nostra indole in modo equilibrato e noi lo dovremmo sempre ricercare per il raggiungimento della nostra pura consapevolezza!


Analisi Metrica:

21 versi suddivisi in 7 strofe.


  • 1° strofa: 3 versi
  • 2° strofa: 3 versi
  • 3° strofa: 3 versi
  • 4° strofa: 2 versi
  • 5° strofa: 4 versi
  • 6° strofa: 4 versi
  • 7° strofa: 2 versi

*Pubblicata per la prima volta su Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano (Clicca qui ) e poi suPoetipoesia.com nonché presente nell'Antologia Riflessi 58 acquistabile su Amazon in formato Kindle.



N.B.: I versi di questa poesia come anche di altre mie poesie sono stati scritti da me quando ero ancora una bambina seguendo gli schemi di studio scolastico ma ovviamente non ero ancora in grado di trarre da essi l'interpretazione personale ed allegorica che sono invece capace di estrapolare oggi con una mente più conoscitiva e che continua ancora a crescere grazie alle letture ed al confronto. Chissà quali altri significati potrò quindi scoprire un domani da questi stessi versi e quali invece sono in grado di cogliere i miei lettori!  

Vi ringrazio per essere arrivati fin qui nella lettura 💖

lunedì 14 maggio 2018

Come creare un porta costume


L'estate si avvicina e se non avete ancora pensato come conservare il vostro costume penso di avere il consiglio giusto per voi!

OCCORRENTE:
  1. Stoffa in tulle da riciclare
  2. Bottoni o strass decorativi
  3. Cordoncino
  4. Ago, filo e/o macchina da cucire.
PROCEDIMENTO:

  • Disegnare e tagliare la stoffa
Per prima cosa decidete la grandezza del porta costume che volete realizzare e prendete le misure disegnando il tracciato sulla stoffa e ricordando di aggiungere 2-3 cm in più per creare successivamente il passante. A questo punto tagliate accuratamente i bordi.

  • Cucire
Una volta stabilita la parte esterna del porta costume ripiegate e cucite il bordino dalla parte inversa. (Se avete la macchina da cucire potete utilizzare quest'ultima per una rifinitura più accurata e veloce, io ho realizzato questo lavoro a mano). Create una piega in corrispondenza dell'apertura per realizzare il passante del vostro porta costume prendendo in considerazione i 3 cm lasciati in precedenza. Dopo aver preso le misure ed averlo fissato con gli spilli procedete con la cucitura.

  • Rifinire con le decorazioni
A questo punto il lavoro è quasi ultimato, mancano solo gli ultimi dettagli. Rigirate il vostro tulle e cucite i bottoncini o gli strass in corrispondenza del passante e più precisamente sotto la cucitura (come si evince dalla foto).

  • Inserire il passante
Infine prendete il cordoncino che avete deciso di utilizzare, inseritelo attraverso il passante realizzato e cucite le due estremità dello stesso. (Io per realizzare il cordoncino ho usato un pezzo di stoffa in velluto accuratamente arrotolata su stessa e cucita per una maggiore fermezza del tessuto).

Se volete personalizzare ancora di più il vostro porta costume potete usare delle patch adesive di stoffa o delle perline. (Usate la fantasia ❤)




Lo scopo dei miei progetti creativi è il recupero di materiali che altrimenti sarebbero destinati ad essere gettati via. In un mondo sempre più all'insegna del consumismo è invece importante selezionare ciò che davvero ci è utile cercando di acquistare di meno e riciclare di più! 💚

Spero che questa idea vi sia piaciuta. Se ho suscitato la vostra curiosità iscrivetevi al Blog e supportatemi sui profili social!


Scrivetemi per riceve informazioni, o se volete contribuire con eventuali consigli o suggerimenti 😍
Grazie. ❤

sabato 28 aprile 2018

La farfalla e l'acqua

Qualche anno fa spinta da letture che parlavano della reincarnazione, mi si è creata un'immagine che ho deciso di trascrivere attraverso i versi questa poesia. Un anima che nella sua prima vita assume la forma fisica di una farfalla scorge dei colori e si avvicina ad essi. Li scambia per un fiore ma solo dopo essere stata folgorata si accorge dell'inganno in cui è stata tratta. E quest'inganno rimane impresso nella sua memoria fino alla prossima vita, la sua prossima reincarnazione. In questa essa assume le fattezze dell'acqua. Ancora una volta vede dei colori. Nella sua memoria, l'imprinting di folgorazione l'ha resa sospettosa e così si avvicina ad essi con l'intento di spegnerli ma la sua vanagloria, il suo orgoglio, la sua "inspiegabile vendetta"  si interrompe quando davanti a se le sue gocce bagnano i petali di un delicato fiore!

Nella stessa strofa si trovano verbi che al contempo si coniugano sia al presente che al passato remoto, che all'imperfetto e questo perché l'anima non è in grado di trarre una vera lezione quando essa gli si presenta dinnanzi ma riesce a diventarne consapevole solo più avanti, quando le ferite emozionali sono già guarite. Questa descrizione viene presentata attraverso un flash back che scaturisce nella memoria di quest'anima nella sua prima sembianza di farfalla e quindi subito dopo la prima strofa e nella sembianza d'acqua, subito dopo l'ottava strofa.

Buona lettura ❤



Analisi del testo:

Ho scambiato un fuoco / per un fiore, / e mi bruciai, / ma solo per amore. - L'anima presa in esame ha assunto la forma fisica di una farfalla. Essa fraintende ciò che le si presenta davanti. Scambia un fuoco per un fiore e rimane folgorata da quello che invece soleva essere quasi un incontro d'amore.
Delicata svolazzavo / su e giù- Da questo verso comincia il flash back in rievocazione del ricordo caduco e al contempo violento lasciato nell'anima di quella che era una farfalla e si ritrova ora ad assumere consapevolezza dell'accaduto. Essa infatti svolazza senza una direzione ben precisa...
per i raggi / rosso e argento. - ... attratta tuttavia dai colori rossicci ed argentati appartenenti ai raggi di una fiamma.

Il calor non si spense al vento, / ma inebriato, rinvigorì. - Ormai troppo vicina alla fiamma ne sente l'estremo calore che non si spegne ma anzi si fa più forte ed asfissiante.
Pietrificata dal bollente invito: / inaspettato piatto già servito. - Rimane così inerme, senza riuscire nemmeno tanto bene a spiegarne la motivazione. I colori sembrano invitanti, sembrano quelli di un fiore ma essi invece si rivelano bollenti e non ci si "aspettava" tutto ciò.

Provai a sfavillar sulle mie ali, / ma risultar dovettero fatali. - Prova inutilmente a muovere le ali ma l'anima ha ormai abbandonato il corpo della farfalla. Quest'ultimo, altro non è che un corpo privo di vita.
Di colpo caddi giù in un soffio d'aria: / verissima carezza immaginaria, / che svuota il corpo dagli ultimi sospiri /dileguandosi / in spirito soave. - Questo corpo cade velocemente e l'anima lo osserva ormai fuori da esso in uno stato di "viaggio astrale". Si rende conto che quel corpo non ha più una vera definizione. E' un costrutto privo di sospiri, perché questi sono generati dall'anima.
Non posso riscoprir / nell'altra vita /cotanto sentimento riprovato /che fece l'anima sopita. - Si è creata una ferita emozionale che quest'anima si porterà dietro in futuro, infatti ha una rassegnazione vana. Pensa di non poter riprovare in una prossima vita lo stesso sentimento d'amore provato per quei colori che l'hanno calmata e l'han fatta rimanere di stucco.
Già impresso nella mia /memoria audace, /ha scritto questa storia /della pace. - Infatti sicuramente non ricorderà quanto accaduto ma inconsapevolmente il suo spirito ne avrà memoria. La memoria di un vissuto incauto, imprudente perché attratta dall'avventura ha trovato la "sventura". In questo momento tuttavia ha scritto una storia di pace, generata dall'amore perché la morte fisica è  stata solo un incidente.

Ho scambiato un fioreper un fuoco,e lo bagnai,ma solo per gioco. - L'anima questa volta assume la forma fisica dell'acqua. Ed anche stavolta fraintende ciò che le si presenta davanti, suggestionata da un ricordo non molto nitido di un episodio già vissuto, da una sorta di dèjà vu. Scambia un fiore per un fuoco e lo bagna inconsapevolmente credendo in qualche modo di spegner "ciò che arde" ma tutto si rivela oggi essere solo un abbraccio, un gioco.

Soave sgorgavo / su e giù / per i rami / rosso e argento - Da questo verso comincia il 2° flash back in ricordo della reincarnazione in cui assume la forma fisica dell'acqua. Essa sgorga leggiadra e senza una direzione ben precisa per i rami di un albero in direzione di colori non nuovi.
fruscio che ancora sento, / e medito che fosse già vissuto: / profondo percorso temuto. / Un dolce servizievole tormento. - Sensazione che le sembra di rivivere , che pensa di aver vissuto e da cui ne è rimasta profondamente turbata. Un ricordo dolce e al contempo frustrante.
Scorrevo per spegner ciò che arde, / sicura di trovar la fiamma forte, / amor che sciupa il cuore di colori / e porta alla sicura e vana morte. - Procede con lo scopo di spegnere "ciò che arde", i colori che l'avevano folgorata nella vita passata, sicura che avrebbe trovato la stessa fiamma fatale. E di un amore ingannato da colori che han generato la morte fisica e caduca della farfalla.
Volevo quell'azione completare / per riscoprire l'anima rubata / e ritrovar l'amore soffocato / nel sogno che volevo realizzare, - Voleva portare a termine l'opera per un idea di gloria (vanagloria) e ritrovare dunque un amore forse perduto per sempre.
ma quando giunsi /a quella viva meta, / mi resi conto / che era fresca come seta. - ma una volta giunta li, al cospetto di quei colori, realizza che non emanano nessuna fonte di calore ma che sono morbidi. Si tratta infatti di un fiore.
E fu così che la sfiorai appena, /nel giusto appanno di due cuori in pena. / Felice di quella dolce stretta / dimenticavo ormai la mia vendetta. - Infine ogni bramosia si placa e l'acqua sfiora i petali del fiore bagnandoli appena, nella quasi giustificata impulsività offuscante di due cuori nostalgici  (l'anima di quella che prima era una farfalla e il fiore, oggi concreto ) che son felici di amarsi anche se solo per pochi istanti. Instanti che tuttavia hanno guarito una grave ferita emozionale infatti adesso l'acqua è felice di quell'abbraccio e la vendetta risulta un azione inutile!

Analisi metrica:

14 strofe composte di 4 versi ciascuna. Le prime 7 strofe descrivono il percorso spirituale della farfalla e le restanti quello dell'acqua.


*Pubblicata su Poetipoesia.com nonché presente nell'Antologia Riflessi 58 acquistabile su Amazon in Formato Kindle.
P.S.: Questa poesia richiederebbe un analisi molto più accurata ed approfondita sia del testo che della metrica perché sviluppa un tema tanto spirituale quanto psicologico che mi sta molto a cuore e nella quale sono presenti diverse figure retoriche, non casuali! Tutto ciò meriterebbe una dettagliata digressione non riassumibile in un semplice post, per cui in questa sede concludo qui questa valutazione 💖

Come creare una borsa



Volete creare anche voi questa borsa?
Realizzarla richiede un po di impegno e manualità ma ci si può riuscire. In questo post vi spiegherò come fare.

OCCORRENTE:
  1. Pantaloncino in jeans da riciclare
  2. Cravatta da riciclare
  3. Chiusura zip (possibilmente da riciclare)
  4. Foulard da riciclare
  5. Stoffa per il rivestimento interno (possibilmente da riciclare)
  6. Bottoncino a pressione
  7. Ago, filo, forbice e/o macchina da cucire.
PROCEDIMENTO

  • Creare la base della borsa 
Una volta scelto il pantaloncino in Jeans da utilizzare per il nostro lavoro bisogna girarlo dalla parte inversa. Nei vari tutorial presenti sul web viene mostrato di scucire il cavallo per ricreare la nuova cucitura. Chi ha una buona manualità può seguire questa procedura che è molto più accurata ma per chi, come me, è alle prime armi può semplicemente completare la cucitura delle estremità inferiori del cavallo, assicurandosi semplicemente che queste siano ben allineate e rifinendole qualora non lo fossero. Questa sarà la parte sottostante della nostra borsa! Io ho usato la macchina da cucire ma si può fare anche con semplice ago e filo (anche se ci vorrà un pò più di tempo e pazienza da spendervi 😆).





  • Creare il manico e la chiusura per il bottoncino a pressione
Prendere la cravatta che abbiamo deciso di riciclare e svuotarla dell'imbottitura interna, per fare ciò scucire con attenzione i bordi alle estremità.  Tagliare la cravatta nella lunghezza desiderata del manico da cucire calcolando 2-3 cm in più rispetto alla misura che si è deciso di attribuirvi. Accertarsi di rifinire accuratamente i bordi per ottenere un lavoro più ordinato e soprattutto per evitare che la stoffa con il tempo si sfaldi. Dopo di che, cucire la stessa ai lati della nostra borsa, ovviamente sempre dalla parte inversa. Per prendere le misure non dovremo fare molta fatica perché le bordature dei fianchi laterali del Jeans in genere sono già delineate. L'unica misura da prendere, in questo caso, saranno i centimetri lasciati precedentemente in eccesso per la cucitura interna.

La stoffa in cui andremo a cucire il bottoncino a pressione sarà l'estremità della stessa cravatta, ovvero la parte più larga. 
Ricaviamo anche in questo caso la stoffa di cui abbiamo bisogno, più 2-3 cm in più di eccesso da cucire all'interno.

A questo punto bisogna cucire questa stoffa ricavata nella parte centrale della borsa e posizionare nella stessa il bottoncino a pressione. Di seguito vi lascio delle foto per mostrarvi meglio la fase di questo lavoro. 💟



  • Cucire il rivestimento interno
Per il rivestimento interno si può usare una qualsiasi stoffa, io ho preferito riciclare una stoffa in tinta unita con le stesse nuance della cravatta usata per fare il manico. 😃 Bisogna prendere la misura del contorno borsa e calcolare il classico centimetro in più, per facilità ci si può aiutare con un cartamodello e poi ricreare la stessa sagoma nella stoffa e ritagliarla. A questo punto cucire le due sagome di stoffa ricreate. 👉 Questo lavoro può effettuarsi con la macchina da cucire.
Il lavoro di cucitura interna invece secondo me, va fatto a mano per ottenere un punto invisibile all'esterno.


  • Cucire la chiusura zip
Un altro passo importante da realizzare è quello di cucire la chiusura zip e in questo basta semplicemente seguire la cucitura a misura della vita del nostro ex pantaloncino.

💁 Anche quest'ultimo passaggio ho deciso di realizzarlo a mano, voi se avete la giusta macchina da cucire potete procedere con la cucitura meccanica.


  • Ultimare il lavoro
Per completare il lavoro prendere il foulard che avete deciso di riciclare e fatelo passare attraverso i passanti di quello che prima era un pantaloncino e adesso si è trasformato in una borsa 💖




Lo scopo dei miei progetti creativi è il recupero di materiali che altrimenti sarebbero destinati ad essere gettati via. In un mondo sempre più all'insegna del consumismo è invece importante selezionare ciò che davvero ci è utile cercando di acquistare di meno e riciclare di più! 💚

Spero che questa idea vi sia piaciuta. Se ho suscitato la vostra curiosità iscrivetevi al Blog e supportatemi sui profili social!


Scrivetemi per riceve informazioni, o se volete contribuire con eventuali consigli o suggerimenti 😍
Grazie. ❤

Rumore Forte